venerdì 1 giugno 2007

Le Metamorfosi: poema epico mitologico


L’opera di Ovidio “Le metamorfosi” è un poema epico mitologico. Tale tipo di epica non ha come capostipite Omero, ma segue i testi del poeta greco Esiodo. Costui, originario dell’Asia Minore, visse ad Ascra, in Beozia (Grecia continentale), tra l’VIII ed il VII sec. a.C. Egli scrisse la “Teogonia” (generazione degli dei), in cui è delineata la storia del mondo dal caos primigenio alla nascita di generazioni di dei ed eroi.
Con la “Teogonia” si apre un ciclo mitologico che ispirò Ovidio nella stesura de “Le metamorfosi”.
Questo poema non si pone, quindi, sulla linea dell'epos eroico.
Grazie all’impegno implicato nella successione cronologica degli eventi ed alla selezione dei contenuti seguendo il criterio tematico del fenomeno delle metamorfosi, l’autore compone un affascinante quadro mitologico da considerare elemento innovativo nell’ambito della letteratura latina.


Ne "Le metamorfosi" uomini e creature del mito si mutano in parti della natura, animata e inanimata.
Il poema può risultare apparentemente disorganico e "barocco", in quanto segue, forse con eccessiva rigorosità, le norme della "varietas".
La natura è dipinta come animata e composta da miti divenuti materia vivente, partecipe di un tutto che si trasforma.
(foto: Bernini, Il ratto di Proserpina)

Bianca Maria D. G., Luna K., Francesca P.

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