Dante, Virgilio e Omero nel Limbo
Ci troviamo nel Limbo, una zona dell’Inferno in cui sono puniti coloro che non furono battezzati (“non ebber battesmo”), sia prima che dopo la venuta di Cristo.
Si tratta quindi di uomini che non peccarono realmente (“ei non peccaro”). Per questo motivo non subiscono una pena materiale, ma solo morale: desiderare eternamente la vista di Dio, senza speranza di essere esauditi.
Tra questi spiriti Dante trova anche quattro grandi poeti dell’antichità: Omero, Orazio, Ovidio e Lucano.
Dante è sempre accompagnato da Virgilio, autore dell’Eneide, il più grande poema epico della latinità. Del resto anche Virgilio, non battezzato, è un’anima del Limbo.
Grande è il dispiacere di Dante nel venire a conoscenza che molti uomini di gran valore sono condannati a soffrire nel Limbo.
Si tratta quindi di uomini che non peccarono realmente (“ei non peccaro”). Per questo motivo non subiscono una pena materiale, ma solo morale: desiderare eternamente la vista di Dio, senza speranza di essere esauditi.
Tra questi spiriti Dante trova anche quattro grandi poeti dell’antichità: Omero, Orazio, Ovidio e Lucano.
Dante è sempre accompagnato da Virgilio, autore dell’Eneide, il più grande poema epico della latinità. Del resto anche Virgilio, non battezzato, è un’anima del Limbo.
Grande è il dispiacere di Dante nel venire a conoscenza che molti uomini di gran valore sono condannati a soffrire nel Limbo.
Gran duol mi prese al cor quando lo ‘ntesi
Però che gente di molto valore
Conobbi che ‘n quel limbo erano sospesi.
Il nostro poeta viene in seguito invitato a far parte della schiera e si ritrova quindi ad essere “sesto tra cotanto senno”.
Dante non conosceva il greco. Quindi trasse l’ammirazione per Omero leggendo frammenti di autori latini.
Omero è raffigurato con la spada per due motivi: perché scrisse di guerra e perché capo della schiera dei poeti.
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