venerdì 11 maggio 2007

Heinrich Schliemann (6)


Ormai Schliemann è divorato dal demone dell’archelogia e, dopo i brillanti risultati conseguiti a Troia, non intende minimamente fermarsi nella sua ricerca.
Riparte per Micene, dove riprenderà il lavoro interrotto nel 1874. Siamo alla fine di luglio del 1876. La grande campagna di scavi nel palazzo di Agamennone sta per iniziare.
Pausania affermava che le tombe a cupola che si trovavano nei pressi della cittadella di Micene contenevano i tesori dei figli di Pelope. I vecchi del paese, a loro volta, raccontavano che un pascià turco aveva scavato all’inizio del secolo nella cosiddetta tomba di Atreo e scoperto quantità impressionanti di oggetti d’oro. Omero descriveva Micene come una città favolosamente ricca. Tutto quindi lasciava supporre che gli scavi sarebbero stati coronati da notevoli successi.
Rileggendo Pausania, Schliemann si persuade che le tombe dei re di Micene erano all’interno del muro di cinta dell’acropoli, dietro la porta dei leoni. Era proprio in quel punto che conveniva concentrare gli sforzi e aprire le prime trincee. Così il lavoro iniziò.
A una profondità compresa tra i tre e i sei metri, Schliemann scopre tre pietre tombali coperte da rilievi che rappresentano uomini armati disposti su carri e impegnati a cacciare o a combattere. Presto altre due stele si aggiungono alle tre precedenti.
Poi ecco che viene alla luce una doppia fila di lastre di pietra disposte parallelamente, che formano un vasto cerchio all’interno del quale sorgevano le stele funerarie. Questo cerchio rinchiude senz’altro le tombe dei re di Micene (in fotografia).
La Società archeologica greca fece trasportare al museo locale di Charvati le stele scoperte da Schliemann. Non appena queste furono rimosse dal terreno, la sorpresa dell’archeologo fu grande: le stele non erano poggiate sulla roccia ma su uno strato di terra che riempiva delle nicchie scavate perpendicolarmente nella roccia stessa. Se ne potevano contare cinque.
Louis Godart, L'invenzione della scrittura. Dal Nilo alla Grecia, Einaudi

1 commento:

Lemas en ha detto...

Schliemann si è davvero impegnato per inseguire i suoi sogni