martedì 10 aprile 2007

La questione omerica (Salvatore L.)

Fin dall’antichità ad Omero ( IX secolo a.C.) vengono attribuiti due poemi: l’Iliade e l’Odissea . Di Omero però si sa pochissimo. Tutte le discussioni sulla sua esistenza portano il nome di QUESTIONE OMERICA .

Alla base della questione omerica ci sono due teorie:
- la teoria tradizionalista: Omero è il vero e unico scrittore dei due poemi;
- la teoria separatista: Omero non è esistito e i due poemi sono un insieme di canti uniti da più poeti–cantori.

Ultimamente però è nata una nuova teoria chiamata teoria neo-analista: Omero è esistito e unisce una serie di canti formando i due poemi.

IN EPOCA ANTICA
Ad affrontare il problema per primi furono i grammatici alessandrini con Aristarco (III – II secolo a . C.) , che divisero l’Iliade e l’Odissea in 24 canti ognuno. La loro linea è tradizionalista

Ma due grammatici alessandrini – Senone ed Ellanico – formularono una nuova ipotesi e cioè che Omero avesse scritto solo l’Iliade.

Nel I d. C. il trattato anonimo del Sublime attribuì l’Iliade ad un Omero più giovane e l’Odissea ad un Omero più vecchio.



IN EPOCA MODERNA

Nel 1715 il francese D’aubignac sostiene che l’Iliade e l’Odissea sono una raccolta di canti composti da vari poeti e Omero è un personaggio inventato

Gian Battista Vico scrive la Scienza Nuova nel 1725 e dedica il terzo libro alla questione omerica: “La Discoverta del vero Omero”. Trova che ci sono contrastanti descrizioni nella vita dei Greci rispetto al poema e quindi sostiene che l’Iliade e l’Odissea sono stati scritti da più autori e che Omero è il simbolo della Grecia.

Friedrich Wolf scrive “Introduzione ad Omero” in cui sostiene che i poemi non sono frutto di un solo poeta ma il risultato di tanti canti separati tramandati oralmente e riuniti . Wolf diventa il padre della dottrina analitica

SALVATORE L.

4 commenti:

Marta C. ha detto...

Bravo salvatore sei stato sintetico però hia spiegato bene complimenti!!

Veronica De Marco ha detto...

Premettendo che, come scrisse il Leopardi,"In Omero tutto è vago e leggiadramente indefinito,siccome nella poesia così nella persona" è curioso e alcontempo affascinante ripercorrere il pensiero di quanti tra filologi e studiosi si sono adoperati al fine di scoprire il vero volto dei due poemi.
Alcuni hanno condotto indagini anche su altre epopee sempre a più redazioni,come ad esempio quella indiana di Mahàbhàrata, nel tantativo di ricavare delle leggi generali, altri hanno messo a confronto delle singole scene, come ad esempio i duelli,prestando particolare attenzione alle descrizioni delle armi indossate dagli eroi. Altri ancora hanno condotto delle ricerche di natura linguistica ,quella più famosa va sotto il nome di Parry, approdando così alla scoperta di una certa dizione formulare.
Nonostantel'enorme dispendio di energie nel tentativo di cancellare ogni possibile alone di mistero, la questione omerica è ancora insoluta e tanto ci sarebbe da chiarire...chissà che non lo farete voi!

ciao a tutti

la vostra assidua lettrice

Andrea N. ha detto...

Complimenti Salvatore,sei stato molto bravo.Hai sintetizzato molto bene i punti fondamentali della questione Omerica!

Pierp ha detto...

Bravo Salvatore... Veloce, Preciso e Coinciso...