venerdì 4 maggio 2007

Achille, l'eroe prediletto da Omero

"Il fuggitivo è forte,
ma più forte e più ratto è chi l'insegue"
Iliade, libro XXII (trad. Vincenzo Monti)
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"L’eroe principale dell’Iliade è sempre Achille, che raramente è dimenticato, anche quando è assente e inoperoso. Il poeta ha creato in Ettore una figura nobilissima di eroe quasi sempre saggio e temperato, affettuoso negli affetti familiari, eroicamente devoto alla sua patria. Ma né la calda simpatia che ogni lettore è tratto a sentire per Ettore, né la celebre fine dei Sepolcri foscoliani (E tu onore di pianti, Ettore, avrai…) deve indurci in errore: il poeta umanissimo è pur sempre un Greco, e il suo eroe preferito è un Greco, Achille, l’eroe molto più forte di Ettore, che ha preferito una vita breve e gloriosa a una vita lunga e senza gloria. L’Iliade è pur sempre il poema dei vincitori, non il poema dei vinti, se anche il poeta ha per i vinti talvolta ammirazione, quasi sempre umana compassione. Non senza ragione Alessandro, l’eroe più grande della storia greca, ammirò non Ettore, ma Achille; e di Achille si considerò l’incarnazione vivente, quando corse per il mondo incontro alla gloria e alla morte".
Gennaro Perrotta, Disegno storico della letteratura greca

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