giovedì 17 maggio 2007

Heinrich Schliemann (7)


In preda a una grande eccitazione Schliemann intraprende lo scavo. Venne alla luce uno strato di pietre che erano state certamente utilizzate, dopo l’inumazione dei cadaveri, come altari per i sacrifici. A sei metri di profondità, lo scavatore giunse finalmente sul pavimento delle nicchie. Lì giacevano quindici cadaveri tutti ricoperti di paramenti d’oro di una straordinaria ricchezza.
Schliemann si trova di fronte ai resti dei re e delle regine di Micene. I visi degli uomini sono ricoperti di maschere d’oro che ricalcano fedelmente i lineamenti dei defunti. Il petto dei morti è ricoperto di foglie d’oro decorate con spirali. I vestiti delle regine e delle principesse sono anch’essi coperti d’oro. In una tomba con tre cadaveri trovano settecento lastre d’oro di un dito di lunghezza, che probabilmente ricoprivano il tessuto dei vestiti come le squame ricoprono un pesce.
Poi vi erano braccialetti, orecchini, diademi, spille d’oro con teste di cristallo di rocca, pietre preziose, sigilli appesi al collo e incisi con raffigurazioni di animali o di scene di vita quotidiana. Non si potevano contare tutti i capolavori che uscivano da queste sepolture!
Oltre ai gioielli, vi era poi tutto il corredo funerario: vasi in argilla, in oro, in bronzo, in argento, cofanetti, spade, cinturoni e così via.
Il telegramma spedito al re di Grecia testimonia l’entusiasmo trionfante di Schliemann:

A Sua Maestà il Re Giorgio degli Elleni,
Con estrema gioia, annuncio a Sua Maestà che ho scoperto le tombe che la tradizione, di cui Pausania si fa portavoce, indicava come le sepolutre di Agamennone, di Cassandra, di Eurimdone e dei loro compagni, tutti uccisi durante il pasto offerto da Clitennestra e dal suo amante Egisto. Erano circondate da un doppio cerchio parallelo di lastre che può solo essere stato eretto in onore dei suddetti personaggi. Ho trovato nelle sepolture tesori immensi fatti di oggetti arcaici in oro puro. Questi tesori bastano da soli a riempire un grande museo che sarà il più bello del mondo e che, durante i secoli a venire, porterà in Grecia migliaia di stranieri provenienti da tutti i paesi del mondo.
Poiché lavoro per puro amore della scienza, non ho naturalmente alcuna pretesa riguardo a questi tesori che do con vivo entusiasmo alla Grecia. Voglia Iddio che diventino la pietra angolare di una immensa ricchezza nazionale
Micene, 16-28 novembre 1876.
Heinrich Schliemann


Louis Godart, L'invenzione della scrittura. Dal Nilo alla Grecia, Einaudi

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